TEMPO ORDINARIO
Nella vita quotidiana si compie il destino di ogni uomo: qui egli si salva o si perde; qui è buono o cattivo; qui, per la Bibbia, Dio si rivela, chiama e salva. La scelta e l'unzione regale di Saul avvengono mentre egli è in cerca delle asine smarrite; quella di Davide, mentre egli è intento a pascolare le bestie di suo padre; qualcosa di analogo avviene per i discepoli di Gesù. La stessa storiografia sta scoprendo che per comprendere un popolo o un'epoca non è sufficiente descrivere le grandi imprese di singoli personaggi, ma occorre ricostruire la vita quotidiana della gente.
Ciò nonostante, è diffusa la tendenza a fuggire dalla ferialità appena è possibile. Verso di essa c'è un atteggiamento di rifiuto. Forse per questo non si riesce a far decollare la festa: stentiamo a capire che il sabato biblico sta dopo i sei giorni caratterizzati dalla creatività e li illumina. Alla scuola della Bibbia dobbiamo dunque riscoprire il senso dei giorni feriali, del quotidiano, del "tempo ordinario".
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Cos'è il tempo ordinario? Una meditazione di Mario Gobbin
«Tempo meditativo, tempo per interiorizzare il mistero di Cristo. Un tempo, dunque, in cui la parola di Dio fa da ammortizzatore al frastuono e alla vita frenetica di oggigiorno. Un tempo da vivere nel quotidiano più normale, più ordinario. Un tempo apparentemente senza sobbalzi, anche se non mancano memorie di santi
e altre occasioni per riflessioni incisive sulla vita cristiana. Non è un tempo vuoto. No, la chiesa non parcheggia.
È un tempo in cui il popolo di Dio, come Maria, accetta di percorrere una strada sconosciuta e imprevedibile,
serbando nel cuore tutte le parole e i gesti di Cristo».